Palermo

Palermo in breve

Fondata tra il VII e il VI avanti Cristo, in questo periodo la città, da semplice emporio fenicio, ben presto divenne un punto di riferimento per il commercio del territorio, grazie anche alla sua posizione strategica e alla presenza dei due fiumi: Kemonia e Papireto.

Durante la guerra condotta da Dionisio I, tiranno di Siracusa, contro Mozia, Palermo, insieme ad altre città, decise di mettersi sotto la protezione di Cartagine. Un’ultima menzione di Palermo durante l’epoca greca è dello storico greco Polibio, il quale affermò che Pirro, re dell’Epiro, dopo aver dichiarato guerra a Cartagine, si diresse nei centri punici e la conquistò.
Con lo scontro tra Roma e Cartagine nella Prima guerra punica, in cui la Repubblica romana sconfisse Cartagine, i romani di assicurarono la Sicilia e il dominio sul Mediterraneo. Palermo o Panorums divenne un porto strategico per i commerci nel Mare Nostrum. Ciò rimase immutato fino alla caduta dell’Impero Romano d’Occidente (476), che vide l’inizio delle invasioni barbariche e la conseguente conquista della città da parte dei Vandali.

Monumenti e luoghi da visitare:

La presenza dei normanni a Palermo si nota ancora oggi attraverso edifici come Santa Maria dell’Ammiraglio o la Cappella palatina, all’interno di Palazzo dei Normanni, costruiti sotto il regno di Ruggero II. Con la fine della monarchia normanna e l’inizio del periodo svevo segnato dall’imperatore Federico II, figlio di Enrico VI, e Costanza d’Altavilla, Palermo assunse il ruolo di capitale amministrativa e di centro culturale più importante del Mediterraneo. Tuttavia, con la morte di Federico II, la città visse la dominazione angioina che durò fino al 1282, quando scoppiò la rivolta del Vespro e Palermo perse il ruolo di capitale in favore di Napoli.
I nuovi sovrani, gli aragonesi, vollero la città la capitale del proprio regno; e un ramo cadetto della stessa dinastia iberica che nel XV secolo proclamò Palermo capitale del viceregno di Sicilia e sede dei viceré.

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